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Stages e laboratori specialistici


Queste proposte sono indirizzate a professionisti che utilizzano il “teatro” nel loro ambito lavorativo. Mi rivolgo quindi ad attori, registi, scenografi ma anche ad educatori, animatori ed insegnanti. Ci tengo a precisare, per chi non avesse ancora collaborato con me, che queste proposte sono modificabili in base alle esigenze del gruppo.
L'elaborazione e la stesura dei contenuti dello stage o del laboratorio per le scuole di teatro o per le compagnie teatrali avviene invece dopo il primo contatto telefonico o email in cui mi descrivete le vostre richieste dettagliate.

Maschera neutra e presenza scenica
Questo oggetto, utilissimo per l'ascolto ed il controllo dei movimenti del proprio corpo, si mette in viso e permette a chi lo indossa di raggiungere lo stato di neutralità che precede l’azione, uno stato di ricettività riguardante ciò che ci circonda, senza conflitti interiori.
La maschera neutra mette l’attore in condizione di scoperta, d’apertura, di disponibilità a ricevere. Sotto ogni maschera neutra il volto scompare e si percepisce molto più chiaramente il suo corpo. In un secondo momento i partecipanti attraverso improvvisazioni individuali e di gruppo lavoreranno sulla presenza scenica sentendosi supportati nell'esplorazione mimodinamica dello spazio corporale attraverso i ritmi della natura. La maschera neutra è la maschera della calma, non ci sono conflitti, ci porta nel mondo dell'equilibrio e del silenzio. La maschera neutra è lo strumento teatrale più adatto per favorire la consapevolezza della propria comunicazione corporea e per superare l'aneddoto ed la farsa.

“ Sulla scena con tecniche diverse”
Finalizzato all’apprendimento di tecniche teatrali. Pantomima, bandèes mimèes, Fedeau, le plateau, mimo in spazio piccolo, stili e musica, etc.
Lo stage è basato su improvvisazioni, esercizi teatrali e mimo. I partecipanti, oltre ad imparare nuove tecniche teatrali riceveranno un forte stimolo creativo. Affidandoci e concentrandoci su queste nuove tecniche, l'immaginazione perde i soliti punti di riferimento e diviene capace di atti creativi che non immaginavamo neanche di possedere. Definirò con il regista, il direttore artistico o con il gruppo che tipo di tecniche preferiscono. Con la pantomima (l'attore fa finta di avere in mano un fiore) che non va confusa con il mimo (l'attore è il fiore), i partecipanti avranno modo di analizzare i propri movimenti e di raggiungere un controllo del proprio corpo che permetterà loro di rendere l'invisibile visibile.
Le, così definite da Jacques Lecoq, Bandèes mimèes, sono un melanges di mimo e pantomima utilizzate in ritmi veloci, è come se lo spettatore guardasse tante fotografie collegate una dopo l'altra da un gesto, un suono.
Un albergo con tanti personaggi, una ventina, interpretati da 5 attori/studenti, che dietro ad un paravento prendono un oggetto (un cappello, una borsa, una pipa) per entrare velocemente in un'altro personaggio è la base della tecnica di Feydeau. I personaggi sono quelli tipici della commedia degli equivoci, le incomprensioni, casuali e volute di solito non mancano . Ci saranno tantissime entrate ed uscite con uno schema ben definito, incontri impossibili, sorprese, false scoperte, coincidenze. congegni comici che alla fine rivelano sulla scena un crollo totale dei valori. Si crea una parabola degli equivoci che porta quasi ad un’assurda comicità tragica.
Con “le plateau” e lo “spazio piccolo” nasceranno sketches o piccole performance completamente nuove che metteranno l'attore in uno stato di concentrazione molto accentuato considerando i limiti posti dalla consegna. Per esempio fare un'improvvisazione in sette in uno spazio di 1m x 2m!

Tecniche di movimento gestualità e mimo
• Il gioco del teatro, dell’improvvisazione e le sue regole
• Scoperta delle dinamiche delle emozioni
• Il linguaggio dei gesti
• Mimo, spazio e presenza scenica
• Movimento come comunicazione e coscienza di sé

Il movimento ed il gesto sono una buona base di lavoro per la formazione dell'attore. E' partendo dall'analisi e dal linguaggio del gesto che i partecipanti si renderanno conto di quanto il nostro corpo comunica. Il teatro è un gioco, il ri-gioco della vita quotidiana; sarà proprio attraverso la libertà di improvvisare che si scopriranno le regole fondamentali per una buona montèe teatrale, questa, con il lavoro sulla presenza scenica, catturerà e coinvolgerà lo spettatore nel mondo che gli proponiamo per tutto il tempo che siamo in scena.
In questo stage proporrò anche un lavoro sulle emozioni, affrontando con tecniche teatrali specifiche, la rabbia, la risata, la gelosia, la tristezza e la sorpresa. Si comprenderanno con facilità le direzioni spaziali ed il “movimento” di queste emozioni. La gelosia con le sue linee oblique, la rabbia con l'orizzontalità, la verticalità della tristezza, ecc.
Nel lavoro sulla presenza scenica, inizialmente una semplice improvvisazione individuale (apro la porta, vado in mezzo alla scena e mi presento) ed in seguito con l'applicazione a situazioni collettive, in scena con il pubblico e con i miei colleghi, avviene sempre uno scambio emozionale. Lo sviluppo delle capacità comunicative e l'applicazione degli esercizi proposti aiuterà gli attori a catturare non solo l'attenzione iniziale degli altri ma a mantenerla per tutto il tempo dell'improvvisazione o della scena.

Stages con durate variabili 10-16 ore

“Teatro della Consapevolezza”
I partecipanti affronteranno il tema del “Self-developement” inteso sia come sviluppo di sé, che come sviluppo raggiunto attraverso l’esperienza di sé, andando verso la meta della propria realizzazione, aperti, e con la consapevolezza che dovunque esiste la possibilità di apprendimento. Le tecniche psicodrammatiche applicate alla metodologia formativa di tipo teatrale, permettono alla persona di riscoprire la spontaneità e la libera espressione della propria natura. Ne consegue un accrescimento della creatività e della propria autostima.
L’ utilizzo intenzionale degli esercizi\gioco teatrali e dei processi drammatico-teatrali, permette di esplorare in maniera profonda, emotiva e creativa le dimensioni della propria interiorità e del rapporto con gli altri grazie alla cornice protettiva del “far finta di….”.

“Gioco, scoperta e counseling”
Laboratorio intensivo, strutturato in un week-end, in cui i partecipanti attraverso: circle listening, esercizi e giochi teatrali, tecniche psicodrammatiche, stimoli teorici (dinamica della comunicazione, pensiero positivo, empatia, autostima), improvvisazioni e giochi, riceveranno utili stimoli e strumenti di comunicazione da utilizzare nella loro professione.

Teatro e counseling
In questo stage specialistico, in un clima facilitante e leggero, i partecipanti apprenderanno tecniche di teatro e di counseling. Sbloccheranno con maggiore lucidità, leggerezza e serenità situazioni difficili della propria vita e le applicheranno spontaneamente in campo professionale. Tema centrale è la comunicazione. Interessante e devo dire anche divertente per tutti il “role playing to play” in cui ognuno avrà la possibilità di essere protagonista e di proporre situazioni da mettere in scena con l'aiuto del gruppo.

• La comunicazione con l'altro e con se stessi
• L'ascolto empatico
• Scoperta delle dinamiche delle emozioni
• Il gioco del teatro: l'improvvisazione e le sue regole
• “Role playing to play”
• Il respiro consapevole

Teatro della risata
• Movimento e giochi teatrali di conoscenza
• Le entrate e la presenza scenica
• L'esercizio della risata
• Improvvisazioni individuali e di gruppo
• Il respiro consapevole

Uno stage in cui si ride, si impara a ridere, si gioca e ci si diverte. Uno stage in cui se sono inibito e timido utilizzo queste mie caratteristiche alla potenza e mi relaziono con l'altro con estrema facilità, uno stage dove scopro l'entusiasmo dell'osservazione della vita quotidiana ed imparo ad apprezzarne gli imprevisti. Uno stage in cui mi rendo conto che non mi devo “sforzare” a trovare l'aspetto comico di alcuni avvenimenti che vivo, uno stage in cui incontro altre persone come me che desiderano scoprire nuovi strumenti facilitanti. In questo clima di gioco le proposte in realtà sono molto professionali e frutto di anni di studio e sperimentazione.


 

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