Laboratori
Le proposte di laboratorio per le scuole non hanno come obiettivo la
realizzazione di uno spettacolo finale, questo avverrà solo se sono
stati raggiunti gli obiettivi definiti per il percorso di crescita
della classe.
Teatro Mimo e Movimento: metodo Treves
Questo progetto nasce nel 1992 a Milano come laboratorio di teatro
nelle scuole medie inferiori per avvicinare i ragazzini e gli
insegnanti al mondo del teatro, per prevenire la devianza minorile,
fenomeno tipico delle periferie metropolitane, e per fornire uno
strumento di accompagnamento alla crescita. Nel corso degli anni (ho
seguito circa 150 classi), il metodo si è affinato ed è evoluto
rivelando ottimi risultati educativi.
Nel corso degli anni ho osservato come la difficoltà a gestire la
classe da parte degli insegnanti sia aumentata proprio per il veloce
cambiamento socio/culturale che stiamo vivendo.
Durante la conduzione del laboratorio richiedo la presenza
dell’insegnante come “osservatore” per poterci confrontare sulle
diverse dinamiche che emergono.
L’obiettivo di questo progetto è scoprire ed affrontare le dinamiche
del gruppo classe con interventi mirati ad aiutare i bambini ed i
ragazzi a sviluppare la fiducia in se stessi e nelle proprie
potenzialità, scoprendo nuovi canali di comunicazione, apprendimento
e socializzazione.
Il laboratorio consente, attraverso la condivisione di esperienze
emotivamente significative, di migliorare il rapporto docente-alunno
rendendolo più immediato.
La metodologia dell’intervento è basata sull’ascolto dei bisogni che
esprimono i partecipanti sia come gruppo che come individui. Proprio
per questo la base teorico-pratica del laboratorio è l’intervento
sul gruppo classe.
Nel corso degli incontri si stimolerà la riflessione su diversi
argomenti: l’influenza del nostro atteggiamento (critico o
valorizzante) nei confronti di chi ci circonda, le conseguenze del
“prendere in giro”, il confronto con altre culture presenti in
Italia, il bullismo, la “mindfulness giovanile”, la forza che ha il
pensiero positivo nel percorso che intraprendiamo, la difficoltà ad
accettare l’autorità, ecc.
Teledipendent: metodo Treves
Negli ultimi anni i ragazzi esprimono una crescente ad accettare
“l’autorità”, le regole, ed una forte mancanza di immaginazione e
capacità creativa. A seguito di molte “osservazioni sistematiche”,
raccolta di dati e verifiche di confronto con i soggetti coinvolti
nei laboratori (studenti, professori, genitori, dirigenza
scolastica, collaboratori esterni), è emerso evidente il ruolo e
l’influenza della “televisione”, dei “telefonini”, della “Wi”, dei
giochi
informatici nel processo di crescita.
Data questa premessa, il progetto “Teledipendent” ha quindi
l’obiettivo di individuare i ragazzi “dipendenti” dalla televisione
o da altri strumenti tecnologici, di renderli consapevoli, fornendo
loro alcuni suggerimenti per “disintossicarsi” e sostenendoli nel
breve percorso intrapreso insieme. Probabilmente questi termini
potrebbero apparire forti, ma purtroppo è proprio ciò che sta
attraversando la nostra società. La dipendenza dalla televisione o
da altri mezzi telematici (videogiochi, telefonini, ecc.) è molto
più diffusa di quanto si creda tra
i nostri giovani.
Questo progetto verrà attuato attraverso giochi teatrali,
improvvisazioni, disegni, rilassamenti guidati e momenti di
verbalizzazione.
Anche in questa situazione, durante la conduzione del laboratorio
richiedo la presenza dell’insegnante come “osservatore” per poterci
confrontare sulle diverse dinamiche che emergono ed anche qui la
metodologia dell’intervento è basata sull’ascolto dei bisogni che
esprimono i partecipanti sia come gruppo che come individui.
Theatre in English
Laboratorio teatrale condotto in inglese finalizzato
all’ apprendimento della lingua straniera.
L’apprendimento di una lingua straniera avviene più facilmente se
integrato ad un’esperienza ludico\espressiva in cui i partecipanti
sono totalmente immersi.
Il conducente del gruppo si rivolge a loro
solamente in inglese e stimola, attraverso giochi ed improvvisazioni
teatrali, l’uso della lingua straniera. Il laboratorio permette
anche agli allievi di sperimentare divertendosi, giocando, “facendo
finta di…”.
Spettacolo /laboratorio
Degustazione di buone maniere: alcoolicamente sobri
Il progetto “degustazione di buone maniere: alcoolicamente sobri” –
spettacolo/laboratorio - rivolto alle scuole medie inferiori e
superiori – nasce dal bisogno di prevenire la divulgazione e
l’utilizzo di sostanze alcoliche nei giovani. L’obiettivo principale
è quello di offrire ai giovani uno spazio di incontro e confronto al
fine di prevenire e contenere nonché evitare situazioni di disagio
che possono poi sfociare in vere e proprie sofferenze.
“Degustazione di buone maniere” è uno spettacolo comico/tragico al
quale segue “alcoolicamente sobri” il dibattito laboratoriale
condotto con tecniche di counseling.
Dopo anni di lavoro nel sociale ci siamo resi conto che il tema
dell’alcolismo è sempre stato affrontato in modo tecnico (la gravità
dei danni organici prodotti dall’alcol) e con toni didascalici,
abbiamo così voluto provare, utilizzando il linguaggio teatrale, a
trattare alcune delle cause dell’alcolismo, che sono numerose e tra
loro così disparate: vanno dalla genetica alla biologia, dalla
sociologia alla psicologia.
Lo Spettacolo: la trama
Spettacolo tragico\comico interpretato con la tecnica del “clown
teatrale”, dove si alternano pause riflessive ad exploit divertenti.
In scena Rosita e Marica che presentando una degustazione vini al
pubblico, attraverseranno le fasi dell’ebbrezza: si parte da un
primo stato di euforia, alla disinibizione delle emozioni, alla
caduta del controllo, all’aggressività per finire nella depressione.
Emergerà una relazione di “comodo” dove lo stare insieme nasce dalla
paura della solitudine, e del relazionarsi con se stessi.
Verranno così accennate alcuni tratti dell’alcolismo per cercare di
far riflettere il giovane pubblico e creare una base per un
successivo dibattito sul tema.
Il dibattito laboratoriale
“Alcoolicamente sobri” verrà proposto immediatamente dopo lo
spettacolo. Attraverso tecniche di counseling, mappe mentali e
giochi teatrali le due attrici faciliteranno la scoperta dei temi
emersi. Sarà il pubblico a scoprire il passato dei due personaggi,
ad ipotizzare il loro futuro cercando di individuare delle soluzioni
di vita.