ALLATTAMENTO
Sono mamma di due figli, ormai grandi. Sono loro i miei maestri di vita! Li ho allattati. Mi sono sentita un’eroina a riuscire a fare la cosa più naturale al mondo: allattare. Se la piccola, la mia primogenita, piangeva, le persone intorno mi dicevano che non avevo abbastanza latte, che non cresceva (anche se il primo mese è cresciuta 800 grammi), che aveva tutti i brufolini in faccia a causa del mio latte “acido”, che qui, che lì. Per riuscire ad allattare ho dovuto proteggermi da tutte queste influenze negative e disturbanti. Ero stanca ed ho passato notti sveglia ad attaccarla al seno ogni ora, mi facevano male i capezzoli, ingrassavo perché ricompensavo con il cibo. Che fatica, ma ce l’ho fatta.
Un’amica svedese mi ha dato un libro a sostegno dell’allattamento materno in cui le autrici spiegavano che la percentuale di patologia e reale difficoltà nell’allattamento al seno è bassissima. Quando dopo quattro anni ho avuto il mio secondo figlio, mentre lo allattavo, non mi sentivo più un’eroina, era normale, piacevole, pochi pianti, poche notti insonni, sorrisi, risate.
Ora, a seguito della mia esperienza personale e dopo aver seguito mamme in difficoltà sono stata definita: “esperta in allattamento”. Le situazioni difficili si sbloccano con facilità. Nei miei interventi domiciliari, lavoro direttamente con la mamma ed il neonato coinvolgendo, ove possibile, anche il papà. ( L’appoggio e l’aiuto affettuoso del padre favoriscono sia il legame tra madre e bambino che il suo rapporto padre/figlio) . Se la postura è corretta, se il neonato apre bene la bocca e succhia l’aureola e non solo il capezzolo, e se la mamma non è troppo stanca, l’allattamento funziona. L’allattamento al seno è stato il modo migliore di nutrire i miei figli nei loro primi mesi di vita.
Il latte materno è un alimento facile da digerire e da assorbire e presenta moltissimi vantaggi: sono cresciuti bene, ha facilitato la nostra relazione, penso che li abbia anche protetti dalle malattie e che abbia rinforzato il loro sistema immunitario, si ammalano raramente. Ho risparmiato economicamente tantissimo e ovunque mi trovassi potevo nutrirli. Viaggiare con loro, quando erano piccoli, non era un problema! Per la sua composizione, il latte materno, risponde completamente alle esigenze nutriive nei primi sei mesi di vita del bambino variando a seconda dei suoi bisogni.
Esistono diversi tipi di latte:•il colostro: prodotto nei primi 4-5 giorni dopo il parto, prima della montata latte, è un liquido giallino, ricchissimo di anticorpi il latte di transizione: è quel latte la cui composizione inizia a variare per trasformarsi da colostro a latte maturo il latte maturo: è meno ricco di proteine e più ricco di grassi. La consistenza del latte materno e la sua composizione variano nell’ arco di una stessa poppata: all’ inizio è più diluito, per rispondere alla sete del neonato, poi diventa più consistente a causa della maggior presenza di grassi. Questo meccanismo provoca nel neonato un senso di sazietà, permette un miglior riposo ed una migliore regolazione dell’appetito Io ho utilizzato l’ allattamento ” a richiesta “, almeno nel primo periodo, poi, lentamente ho regolarizzato gli intervalli tra una poppata ed un’ altra. L’allattamento al seno mi ha aiutato a prendere coscienza delle mie responsabilità ed ha senz’altro rafforzato la sicurezza in me stessa e nel mio intuito, strumenti che ancor oggi sono preziosi in tantissime circostanze che vivo con o senza i miei figli.