FORMAZIONE
Spesso ripenso con un sorriso alla confusione di mio padre rispetto a tutti gli studi, i corsi e gli stages a cui volevo partecipare da ragazzina: teatro, psicologia, filosofia, clownerie, counseling, psicomotricità, eccetera; non riusciva a capire in che direzione stavo andando.
Anche le mie esperienze professionali, affiancate sempre da aggiornamenti, corsi e momenti formativi, erano varie: bambini, adolescenti, ragazzi a rischio, handicap, eccetera.
Un giorno gli ho detto: <<questa è la direzione in cui sto andando: fare tante esperienze diversificate>>. Alla base di tutto questo c’è il mio bisogno di stare bene, di superare le esperienze traumatiche che ho vissuto, di continuare a “formarmi” per vivere più serenamente. Il mio lavoro dovrà coincidere, quindi, con il mio obiettivo di vita: serenità per me e per tutti coloro con cui entrerò in contatto.
Per raggiungere questo obiettivo è stata fondamentale “la formazione”.
La “formazione permanente” è utile e, secondo me, fondamentale per la crescita personale e professionale.
L’elemento primario del processo di maturazione degli individui che desiderano non soltanto acquisire ma anche migliorare il proprio essere genitore oppure il proprio esercizio professionale, consiste nel raggiungimento della consapevolezza del non riuscire a svolgere la propria attività basandosi esclusivamente sulla “cultura dell’agire; di fatto sarebbe necessaria anche un’ elaborazione e una sistematizzazione progressiva delle teorie e delle esperienze.
Ciò che intendo per ”formazione” è rivolta, quindi, a tutti coloro che stanno cercando di vivere e di agire con maggior consapevolezza, in particolare a: genitori, educatori, animatori, insegnanti, logopedisti, psicomotricisti, neuropsicomotricisti e a tutti i professionisti che svolgono un attività di relazione.