Spiritual coaching

MITAKUYE OYASIN: CORE ENERGY

Mitakuye Oyasin per onorare tutti gli insegnamenti che ho ricevuto dal popolo Lakota durante i miei viaggi in sud Dakota negli Stati Uniti. Due piccole parole che racchiudono un significato immenso e che ripetono spesso durante le loro cerimonie sacre, significa “siamo tutti collegati”, o almeno questo è il senso che mi è arrivato. Collegati con sé stessi, con gli altri e con l’ambiente. Ma gli altri non sono solo le persone che incontriamo, sono tutti gli esseri viventi, anche gli animali e la natura!

Diverse le proposte che ho elaborato integrando coaching con la spiritualità degli indiani d’America:

  • Mitakuye Oyasin: Core energy

In questo gruppo siamo stimolati a metterci in un atteggiamento di ascolto e rispetto per ciò che ci circonda cambiando la prospettiva della nostra vita. Vedere ad esempio un geko sul muro, incontrare uno scoiattolo o guardare un panorama colmo di libellule in quest’ottica sono esperienze complete e colme di messaggi. Mitakuye Oyasin per ricordarci che esiste anche altro, oltre noi stessi. Un “altro” al quale siamo collegati e che ci sostiene quotidianamente. Noi siamo veramente piccolissimi rispetto al cielo, alla luna, alla natura, agli animali, ecc. Siamo piccolissimi ma collegati!
Core Energy perché è una concentrazione, il cuore, il centro anche dei tanti strumenti che ritengo abbiano “funzionato” per aiutarmi a vivere meglio. Strumenti ed insegnamenti che ho anche ricevuto dal popolo Lakota durante i miei viaggi in sud Dakota. Ho imparato tantissimo da loro, gli strumenti che ho appreso possono essere facilmente inseriti nella nostra quotidianità per sostenerci e semplificare la vita, e ne trasmetto alcuni ai partecipanti. Sicuramente tutti ricevono uno stimolo a vivere nel “qui ed ora”, utilizzando il momento presente come risorsa, lo sviluppo ed incremento della fiducia in sé stessi, apertura mentale e ad individuare e visualizzare gli obiettivi desiderati.

  • La saggezza degli indiani d’America ed il coaching: l’acchiappasogni

Workshop, nato a seguito dei miei viaggi in Sud Dakota e della mia connessione con il popolo Lakota, ha l’obiettivo di stimolare i partecipanti a fermarsi, riflettere e realizzare una visione con l’utilizzo e la scelta di materiale significativo nella propria crescita trasformativa. Il risultato sarà la costruzione di un oggetto, l’acchiappasogni, in cui è rappresentata la propria intenzione. Un tempo in cui ci si ferma, in uno stato di grazia, prendendosi cura di sé e proiettandosi nella realizzazione concreta di un obiettivo personale.
Creare il proprio acchiappasogni e un momento di incontro con noi stessi. Il processo creativo richiede pazienza e presenza. Ė importante lasciare andare le aspettative questo permette la nascita di un oggetto magico con la vibrazione perfetta per ognuno in quel momento. La scelta dei colori, la tessitura della maglia, l’aggiunta delle piume o altre decorazioni sono movimenti esterni del processo interiore. Il rapporto che abbiamo con l’oggetto durante il processo creativo rispecchia il rapporto che abbiamo con noi, con la vita.

  • Onorare il nemico per rinascere

Per sfidare i tempi difficili è possibile trarre ispirazione dalla danza del sole, rituale che per i nativi americani rappresenta un momento di massima espressione spirituale in cui ogni cosa ha una valenza simbolica, dagli accessori al suono del tamburo. Attraverso questa esperienza, possiamo riflettere su come accettare le difficoltà e onorare il nemico, l’albero posto al centro della cerimonia sacra, possa diventare una strada per trasformare le avversità in risorsa.

  • La saggezza degli indiani d’America ed il coaching: presenza e connessione

È possibile mantenere la presenza rafforzando la connessione con quello che ci circonda. La spiritualità dei nativi americani può offrire uno spunto importante per lavorare su questo tema, attingendo al ricco patrimonio di valori simbolici di cui questa cultura è pervasa. “Mitakuye Oyasin” (tutto è connesso) è una preghiera tradizionale dei Lakota Sioux, due piccole parole che racchiudono un significato immenso e che ripetono spesso come ritornello in molte preghiere e in molti canti Lakota. Essa riflette la convinzione intrinseca che ogni cosa è connessa all’altra, e che questa connessione possa diventare una risorsa capace di dare senso e valore alla presenza. Connessi e collegati con sé stessi, con gli altri e con l’ambiente. Ma gli altri non sono solo le persone che incontriamo, sono tutti gli esseri viventi, anche gli animali e la natura!
Attraverso la narrazione e il racconto di esperienze concrete, di connessioni create a seguito dei miei viaggi in Sud Dakota e della mia partecipazione alla “danza del sole”, condivido stimoli e strumenti da utilizzare sia nella pratica di coach che nella vita favorendo così la riflessione su come valorizzare la nostra presenza, soprattutto in momenti in cui affrontiamo una sfida importante come quella imposta dalla pandemia.

Ho iniziato a condividere questo immenso e ricco mondo di saggezza anche con chi incontro nel mio cammino seminando serenità, speranza, forza e determinazione. E, mentre scrivo queste parole, ho nei miei occhi gli sguardi profondi incontrati, l’uomo medicina, lo sciamano, le anziane sagge, la gioia delle persone che hanno costruito il loro acchiappasogni, la mia borsa medicina, Cody… Onoro il riconoscimento e l’onore che questo popolo mi ha espresso, grazie!

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