IL MIO PERCORSO DA CLINICO A SUPERVISORE COACH
Il mio percorso professionale è iniziato in un contesto clinico, dove ero profondamente impegnata nel lavoro terapeutico. Ho iniziato a essere supervisore nel 1990, dove ho principalmente lavorato con terapeuti, educatori, insegnanti e leader. Nel corso del tempo, ho realizzato che aggiungere un elemento di supervisione al proprio percorso professionale è estremamente vantaggioso, poiché è quello che ho vissuto! Per tutta la mia carriera, ho sempre avuto un supervisore, spesso uno psicoterapeuta. Questo supporto ha giocato un ruolo critico nella mia crescita personale e professionale. Mi ha dato la possibilità di approfondire la mia pratica, ricevere feedback preziosi, affrontare sfide e dilemmi etici che sono emersi.
Anche se ho più di 30 anni di esperienza, ho ancora un supervisore!
La supervisione non riguarda solo l’ottenere nuovi insights sul mio lavoro; mi aiuta anche a migliorare continuamente le mie competenze. È un luogo dove posso discutere casi complessi ed esplorare gli aspetti emotivi.
Di conseguenza, sono cresciuta non solo professionalmente ma anche personalmente. Questo impegno per la supervisione è diventato una parte integrante della mia identità professionale.
Questo percorso mi ha motivato a promuovere l’importanza della supervisione coaching nello sviluppo professionale dei miei colleghi coach. Sono entusiasta di diffondere la voce su come la supervisione coaching elevi le competenze e l’efficacia dei professionisti del coaching.