Il coach mantiene la presenza: una storia nella natura
Nella calda luce del mattino, mentre il sole sorgeva gradualmente nell’orizzonte, il vecchio pescatore si trovava al bordo di un tranquillo lago.
Le sue rughe raccontavano storie di anni trascorsi in questa cornice naturale, imparando dalle acque e dalle creature che lo circondavano. Ma questa mattina era diversa; aveva un nuovo allievo con lui, un giovane coach desideroso di apprendere la saggezza dell’essere presente.
“Osserva attentamente il lago,” disse il vecchio pescatore al giovane. “Cosa vedi?”
Il giovane coach guardò le acque tranquille, cercando di cogliere il messaggio nascosto. “Vedo la superficie del lago, calma e riflettente.”
Il vecchio sorrise. “Esattamente. Questa è la tua prima lezione sulla Competenza 5 ICF: ‘Mantieni la Presenza’. Così come le acque del lago riflettono il mondo circostante, un coach deve essere pienamente presente con il cliente, riflettendo le emozioni, le sfide e le opportunità che si presentano.”
Il giovane coach annuì, intraprendendo una nuova prospettiva. “Ma come faccio a rimanere presente?”
Il vecchio pescatore si sedette accanto al giovane e continuò. “È un po’ come pescare. Devi essere attento alle sottili vibrazioni del tuo cliente, proprio come avverti il morso di un pesce. Rimani focalizzato, in osservazione costante e adattati al ritmo del cliente.”
“Ma cosa succede se il cliente si trova in una tempesta emotiva?” chiese il giovane coach preoccupato.
Il vecchio pescatore prese una boccata d’aria e rispose con calma: “Quando le onde si agitano, non puoi fermarle. Devi imparare a navigare con sicurezza attraverso di esse. La gestione delle tue emozioni ti aiuterà a rimanere centrato, anche quando il cliente affronta forti emozioni.”
Il giovane coach rifletté sulle parole del vecchio pescatore. “E se non so cosa dire o cosa fare?”
“Ah, il ‘non sapere’,” disse il vecchio con un sorriso. “È un luogo di potente apprendimento. Quando abbracci il ‘non sapere’, apri spazio per la curiosità e la scoperta. È come lanciare una lenza nell’acqua senza sapere quale pesce morderà.”
Mentre il sole continuava a salire nel cielo, il giovane coach assorbì le lezioni del vecchio pescatore. “E il silenzio? È importante?”
Il vecchio pescatore chiuse gli occhi e ascoltò il lieve fruscio delle foglie. “Il silenzio è come l’intervallo tra le note di una melodia. Lascia che il silenzio si insinui nelle tue sessioni, permettendo al cliente di riflettere e trovare le proprie risposte.”
Il giovane coach si sentì ispirato e grato per questa lezione dalla natura. “Grazie, maestro. Ho molto da imparare.”
Il vecchio pescatore si alzò e prese in mano la canna da pesca. “Ricorda, giovane amico, essere un coach non è guidare il cliente, ma navigare insieme in questo viaggio. Mantieni la presenza come il riflesso del lago, e scoprirai un mondo di connessione e crescita.”
E così, con il sole alto nel cielo, il giovane coach iniziò il suo cammino verso l’arte di essere presente, guidato dalla saggezza del vecchio pescatore e dalla bellezza della natura.